30 settembre 2015

MALDIVES WHIT ANGLERS CONNECTIONS



Maldive:  05-13/03/2015

Itinerario: Haa Alifu, Haa Dhaallu,  Ihavandhippolhu, Maamakunudhoo

Gruppo: una garanzia collaudata negli anni, Gli Ulua Anglers quasi al completo: Doc Marco, Mario, Costantino e Andrea (il sottoscritto).


Questa volta abbiamo deciso di tornare a pesca nel nostro "laghetto preferito", le Maldive. Non con la solita formula del barcone "tout confort"  ma con una splendida 31 piedi motorizzata con 400hp alloggiando sull'isola di Haanimadhoo, estremo nord maldiviano,  in una casa privata molto modesta di cui parleremo in seguito.


















































La stagione doveva essere quella migliore, infatti per un turista sarebbe stata la settimana perfetta, 35° mai una goccia di pioggia, sole a picco e mare forza olio.... per un turista appunto.... non per un pescatore visto che la temperatura dell'acqua era costantemente intorno ai 31° con picchi di 31,5°, pochissima corrente proveniente da nord e non da nord est come dovrebbe spingere il monsone in quella stagione. Come se non bastasse acqua torbida su ambo i lati dell'atollo già di per se molto "aperto" senza lunghi reef.... insomma peggio di così solo un ciclone...

Ma mai mollare, uno stimolo in più per lanciare ininterrottamente per 12 ore al giorno. Con la barca veloce gli spostamenti si fanno a 35 nodi e durano pochi minuti.. quindi tutto tempo utile alla pesca.

Abbiamo pescato davvero pochi gt (45 circa in 4 persone) seppur la taglia media sia stata più alta di quella maldiviana solita. Il capitano Naghee, uomo di pochissime parole ma bravo nel suo mestiere, ci teneva in pesca perfettamente e non si risparmiava negli spostamenti.  Anche con pesce in canna la barca era sempre  pronta a manovre improvvise.  Le  uniche parole di Naghee erano:" ok, last cast!", oppure: "ok, lunch time!", per sapere qualcosa di più di dove si stava andando  o di quali sarebbero stati i programmi bisognava strappargli le parole di bocca.


 

Tornando alla pesca, al posto dei gt abbiamo trovato decine di squali grigi inferociti, che ci hanno letteralmente fatto a pezzi i nostri popper e le nostre prede minori... c'è chi ha perso un patriomonio in Craft Bait e Orion (vero Ulua Mario?). Un episodio... A Maakunudhoo, l'unico atollo dove veramente abbiamo pescato bene e tanto e dove abbiamo soggiornato in una splendida casa privata, abbiamo avuto due ore in cui ad ogni lancio sul drop off con grossi popper saliva qualche squalo grigio di grandi dimensioni.

Il primo giorno è stato un warm up nelle acqua intorno a  Nohivaranfaru e dintorni con diversi snapper qualche gt  e qualche squaletto tutto a stickbait e popper…Costantino, solito fortunato, è riuscito ad incannare e portare a bordo un gt da 125cm,  su di uno stick rosa da 200g lasciato quasi fermo…..


















































   




























Il secondo giorno è stato un mazzata sia fisicamente che mentalmente…. Abbiamo letteralmente pescato il periplo dell’atollo più settentrionale delle Maldive, Ihavandhippolhu, con risultati scarsi sul lato orientale con acqua torbida mentre sul lunghissimo reef occidentale di Innafinolhu, con condizioni di marea sfavorevoli, ci siamo divertiti con tanti snapper, qualche gt e molti squali sugli stickbaits.






















































































Il terzo giorno sveglia alle 4 e trasferimento per una due giorni in quello che si è dimostrato l’atollo più pescoso di sempre alle Maldive, Maamakunudhoo.  Appena arrivati abbiamo trovato diverse school di gt in acqua molto bassa tra gli ondoni, e nelle uniche pass diverse coral trout e snapperoni di ottima taglia.


























È stata una giornata molto appagante soprattuto quando, abituati al pessimo trattamente del Tropical Lodge di Haanimadhoo, abbiamo ricevuto un accoglienza unica in una casa privata  elegante e pulita. Te, caffè, samosa pakora, dolcetti al cocco e frutta fresca. La cena poi è stata speciale, una cucina maldiviana nuova e mai assaggiata prima negli atolli del sud.

Quarto giorno inizio col botto…. Salgo in barca ovviamente scalzo, metto il piede su  una cerniera del gavone (rimontata al contrario) e mi scarnifico la pianta del piede….

 












 















Per fortuna c’era doc Marco a bordo; non so con quale intrulio mi ha immediatamente fermato l’emoraggia e richiuso la ferita... manco a dirlo… dopo mezzora ero incannato col mio gt più bello del viaggio. È la giornata degli squali, e dei big. Delifini ovunque, lato ovest dell’atollo… tutto contro quello che direbbe la logica… primi lanci, squalo, poo squalo, poi popper persi, poi squalo, poi mezzo snapper, poi squalo… Costantino intanto mieteva snapper a ripetizione con esche da luccio e da barramundi, io e Mario perdevamo popper, Marco cristava perché i pesci gli schifavano le esche… 

 



































































 






























































è l’ora x, la marea è perfetta, quasi sul picco di alta, il capitano non parla ma viaggia su waypoint gps, io cristo perché secondo me siamo dal lato sbagliato ma lui ride e continua a battere quel reef… banco di fucilieri grosso come un campo di calcio, lancio il mio Orca bianco e….. snapper, poi ancora snapper… insomma 4 snapper in 5 lanci, vado a poppa in castigo… lancio, non ho ancora chiuso l’archetto, bomba in acqua….un gt finalmente di taglia  aspira il mio stick… è il diavolo… tirava di più dei big indiani, ho un video che Mario monterà.  Dopo qualche minuto è in barca… 124 cm ma spesso. Foto lo slamo…. Torno in castico nell’angolo di poppa… lancio verso il blu, due jerkate e… bamm di nuovo sull’orca bianco... altro gt di taglia… a bordo partono gli insulti… io godo… un bel 120 cm. Poi è il turno di Mario, e di Marco con pesci medi, intanto Costas continua a disturbare snapper e cerniotte…. Sono le 16, ci aspettano due ore di trasferimento verso Haanimadhoo, day off.

 





































  

Gli ultimi due giorni le condizioni meteo sono ulterioremente peggiorate, l’acqua ha assunto un colore grigiastro aumentando ancora la temperatura e rallentando ulterioremente l’attività dei pesci. Abbiamo pescato la zona di Bhaara Kelaa e tutto il lato nord di Haa Alifu, uniche prede qualche snapper due o tre gt di cui uno sui 115 cm e niente più. Anche a jigging non c’è stato nulla da fare, abbiamo addiritttura fatto fatica a procurare qualche cernia per la cena. Il Capitano aveva sul GPS due waypoint su di un banco a 3 miglia a largo dove da 800m il fondo risaliva a 80.. a suo dire uno dei migliori spot maldiviani per il jigging, nonostante ciò l’eco marcava il nulla più assoluto, l'unico strike è stato un wahoo che ha tagliato l’assist






































 






































































Alloggi: Tropical Lodge Haanimadhoo: Camere quasi accettabili con aria condizionata, ma anguste e buie, l’acqua calda non era presente. Nota molto negativa il servizio; non veniva preparato da mangiare se non richiesto insistentenemente all’unico ragazzo presente nella struttura. Le camere sono state rifatte e “pulite” una volta in 7 giorni, il cibo consisteva in una singola portata a base di noodles o riso col medesimo condinmento. Come al solito i tre abili cuochi del gruppo si sono prodigati in ottimi piatti a base di pesce grigliato e  spaghettate al ragù di cernia. A fine vacanza si è presentato il boss della struttura e abbiamo capito il perchè di tanta avarizia nel cibo. Voleva spendere il meno possibile aumentando così i guadagni. Persona davvero maleducata a presuntuosa.

 
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  Home stay Mamaakunudhoo: Villa nuova dotata di 3 camere matrimoniali arredate di recente, molto pulite con bagno grande e acqua calda. Aria condizionata in tutti i locali; servizio da 5 stelle con merenda cena e colazione a livello di un resort turistico. Ci tornerei 



 
 
 


  Charter:  Anglers Connections, società di Singapore con a capo Nicholas Chung, persona davvero premurosa e disponibile, sempre in contatto diretto con i clienti e con lo staff della barca. Ora ha passato il testimone ad Eric Lim che continua a portare avanti lo stesso standard  di servizio. La barca non ha mai avuto problemi, è molto ben tenuta e fila come una scheggia. Ci si pesca in 4 tranquillamente. Ora hanno una nuova 37’ con 2x200hp. Capitano skillato ma con problemi di comunicazione verbale, il mate inutile. Ottima cosa il guadino a bordo per non rovinare i pesci con raffi e boga.

 



Top lures: Shimano Orca  190F, Orion Nambas, Craft Bait gt3, Orion Bigfoot, Oliffo GT Gamma 105


Difficoltà organizzative:  basse